«C’è una lingua che invece si fa plastica, capace di tracciare l’angoscia e il ridicolo, l’affanno e il grottesco. Ci sono i personaggi, tutti protagonisti di un mondo bizzarro che rotola via, una minaccia che solo l’agile follia di Buster Keaton o la penna felice di un autore, da ascrivere tra i più interessanti in Italia, possono almeno affrontare con apparente leggerezza e profonda dignità».
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