«Morandini lascia al lettore il suo percorso, inizialmente lo disorienta, poi lo guida, e infine gli consente quello spazio necessario per riflettere, interpretare e cercare, dietro quella nuova storia di montagna, la propria soluzione […]. Un’altra bella prova di un autore che con pacata determinazione conduce il lettore nello spazio bianco del non detto, laddove l’interpretazione diventa la chiusura della storia».
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