«Raccontare significa, allora, scegliere una voce, amare il gesto di prendere le parti di qualcuno, praticare un’inevitabile ingiustizia e al contempo portare ciò che è piccolo e parziale al proprio limite […]. “(Beh, ecco, forse una cosa me l’ha insegnata, la maestra Agnese: il gusto delle storie raccontate per benino, senza fretta, senza voler dimostrare qualcosa a tutti i costi, anche)”».
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