«Le pietre: Sono bizzose, imprevedibili se non del tutto arbitrarie; sono emotive, a volte tragiche ma più che altro ironiche, permalosissime e vendicative, letteralmente erratiche. Così Giorgio Vasta descrive le pietre dell’ultimo romanzo di Claudio Morandini, in una recensione uscita per Robinson e ripubblicata da Minima et Moralia».
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