La rubrica “Oggi incontriamo” di RadioLibri ospita Claudio Morandini e il suo ultimo romanzo Neve, cane, piede, definendolo un libro «sorprendente».
– […] Dopo uno strano oblio la montagna sta tornando nuovamente in voga nell’attenzione degli scrittori contemporanei; perché secondo te, che fascino ha?
– Credo che dipenda dal fatto che è un ambiente non scontato, un paesaggio, un luogo che continua a rivelarsi sorprendente a ogni passo […], con un contrasto legato alla doppia natura del romanzo, che da una parte racconta delle ascensioni, dall’altra racconta degli sprofondamenti, delle discese.
– C’è un aggettivo che ritorna spesso nelle recensioni ai tuoi lavori, è “spiazzante”. Perché?
– Probabilmente perché lascio che il lettore metta a fuoco ciò che ho lasciato volutamente sfocato, lascio che contribuisca attivamente a costruire la storia.
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