«Oggi vi dirò cose che sono in contrasto con il consueto significato delle parole stesse. Questo libro rappresenta un ironico elogio di quanto possa essere affollata, a volte, la solitudine. Non è un libro noioso e ha anche un finale che nessuno si aspetterebbe e, quando lo chiuderete, sentirete la mancanza di quel vecchietto, che vuole essere percepito come un anaffettivo e bisbetico, che è Adelmo Farandola. Lui, il cane e il piede sapranno rimanere nelle vostre memorie grazie al particolare talento di Morandini di rendere leggeri anche i concetti difficili da affrontare come vecchiaia, demenza senile e, appunto, la solitudine. Ripeto difficile è annoiarsi come lo è il trattenere il sorriso, ma Adelmo, una volta conosciuto non lo lascerete più […].
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