«La scrittura minuziosamente realistica di Morandini rende l’isolamento dell’uomo e l’ostinazione dei suoi pensieri carichi di toni grotteschi e caricaturali, soprattutto nei dialoghi di Adelmo con animali dotati di una loquacità particolarmente sviluppata. Scorre così, scandita dai cambiamenti stagionali, la vita del protagonista, tra il bivacco sperduto in estate e la baita ricoperta da metri di neve durante l’inverno, deliri improvvisi e gesti ripetuti […]».