«Per comprendere il nomadismo della scrittura di Claudio Morandini, il suo muoversi tra generi differenti e la sua eccentricità rispetto alla produzione narrativa italiana contemporanea, bisognerebbe forse partire dal dato biografico dell’autore, dalla sua regione d’origine, quella Valle d’Aosta, che è, appunto, terra di confine, all’incrocio tra culture e lingue diverse, spazio geografico come luogo identitario ibrido. Questa dimensione sfuggente, irrequieta, è anche la forza di uno scrittore raffinato e rigoroso, che non smette di rimettersi in gioco e di sperimentare le diverse modalità del narrare […]».
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